Sempre più italiani prestano attenzione all’alimentazione
sana. Sul numero di maggio de Il
giornale dei biologici è riportata un’indagine del Censis,
l’Istituto di ricerca socio-economico, secondo cui il 67% degli italiani
intervistati affermano che in futuro presteranno maggiore attenzione alla
alimentazione sana piuttosto che ad aspetti come gusto o gradimento. Inoltre, l’articolo
su Il giornale dei biologici continua riferendo che il 94,4% degli
italiani intervistati ritiene sia importante prima di acquistare un prodotto
alimentare avere informazioni complete, dettagliate ed esaustive riguardo gli
ingredienti, la provenienza ed altri aspetti necessari a conoscere la biografia
di quegli alimenti.
Questi dati sono confermati anche dalle numerose pubblicazioni
sull’argomento. Ad esempio, Harvard T.H. Chan School of
Public Health ha pubblicato all’interno del suo sito Il piatto del mangiar sano, una guida per
creare piatti salutari e bilanciati.
Anche il tema del biologico sta diventando
centrale per la vita degli italiani. Tuttavia quando si parla di “biologico” è
fondamentale considerare il tipo di produzione da cui quell’alimento deriva:
proviene da un’agricoltura estensiva o da un’agricoltura intensiva?
QUAL È LA DIFFERENZA TRA AGRICOLTURA INTENSIVA E AGRICOLTURA ESTENSIVA?
L’agricoltura intensiva sfrutta al massimo
il terreno per ottenere grandi quantità in poco tempo. Perciò utilizza concimi
chimici e pesticidi, spesso pratica la monocultura e ricorre all’impiego di
OGM.
L’agricoltura estensiva rispetta il
terreno e il ciclo biologico della Natura senza “forzarlo” utilizzando la
naturale fertilità del suolo. Infatti, pratica la rotazione delle colture e
utilizza preparati vegetali, minerali e animali, quindi non di sintesi chimica,
come sostegno alla coltivazione. Le caratteristiche dell’agricoltura estensiva
sono: assenza di terrazzamenti e di altre lavorazioni del suolo, ridotto
utilizzo di macchinari agricoli, maggiore efficienza del lavoro, migliore
benessere di piante e animali, basso utilizzo di fertilizzanti, nessun utilizzo
di OGM.
In altre parole, nell’agricoltura intensiva
impiega molta energia proveniente da processi industriali, mentre l’agricoltura
estensiva reimpiega la materia sotto forma organica.
QUALI SONO LE CONSEGUENZE?
L’agricoltura intensiva sfrutta il terreno in
modo intenso causando danni al suolo. Inoltre, provoca una serie di
problematiche, come l’inquinamento delle falde acquifere a causa dell’utilizzo
eccessivo dei concimi chimici, desertificazione, deforestazione. Ogni
conseguenza è a sua volta causa di altri problemi ambientali. Ad esempio, si
ritiene che la progressiva desertificazione del suolo fertile renderà normali
fenomeni come la dust bowl, ossia la serie di tempeste di sabbia verificatosi
nel 1930 in Nord America.
Scegliere un’agricoltura estensiva significa
rispettare il terreno e il ciclo biologico della Natura, promuovere la
biodiversità, contribuire a migliorare la qualità della vita, rispettare
l’agricoltore, ridurre le emissioni di gas serra. Per saperne di più leggi i10 motivi per scegliere Total Quality.

Dal 6 al 9 settembre saremo presenti a Sana a Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale. Vienici a trovare al nostro stand per conoscerci e scambiare informazioni.
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Marta Grigoletto
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