L’agricoltura intensiva è la
seconda causa di inquinamento ambientale. Ogni giorno miliardi di ettari di
terreno vengono trattati con pesticidi e diserbanti. La maggior parte dei campi
è destinata alla produzione di mais e soia per il bestiame allevato in
batteria. Le ripercussioni sul clima, sull’ambiente e sulle comunità rurali
sono molteplici: esaurimento delle risorse naturali, scomparsa della
biodiversità, aumento del fabbisogno energetico e di emissioni tossiche. La
domanda che sorge spontanea è: cosa ci riserva il futuro?
Agricoltura
biologica sana significa scegliere un metodo di produzione, trasformazione
e conservazione del prodotto che non usa sostanze chimiche, diserbanti e OGM. In
altre parole, significa fare scelte consapevoli per ridurre l’impatto
ambientale, preservare le risorse naturali e difendere la biodiversità.
Non solo, ma raggiungimento della Total Quality. I
concetti di “sano e sicuro” e di “biologico” oggi sono largamente sfruttati
fino ad essere divenuti di uso comune. Biologico sano e sicuro non bastano, sono ottimi prerequisiti ma sono necessarie anche etica e sostenibilità. Infatti
caratteristiche come l’accessibilità sul mercato, l’ottima qualità, il design
accattivante e l’essere biologico hanno bisogno di essere accostati ad una
produzione Total Quality che tenga conto anche del metodo di raggiungimento del
biologico e delle ripercussioni dell’uomo sulla Natura. L'azione dell'uomo deve sempre tenere in considerazione che il nostro mondo è unico: non esiste un Pianeta B.
Ecco i 10 motivi per scegliere l’agricoltura TOTAL QUALITY:
I prodotti biologici non contengono sostanze chimiche che sono potenzialmente dannose per la salute in quanto ritenute cancerogene. Il focus dell’agricoltore è sulla qualità e non sulla quantità. Inoltre, il cibo biologico permette di preservare una migliore qualità organolettica e conserva tutti i valori nutrizionali dell’alimento, senza rinunciare al gusto.
Agricoltura e ambiente dipendono l'uno dall'altro. Un raccolto abbondante o un raccolto scarso è determinato dall’ambiente
circostante e dagli eventi climatici. Tuttavia, è la stessa agricoltura a
determinare a sua volta l’ambiente, essendo la seconda responsabile
dell’inquinamento ambientale. L’attività agricola intensiva rientra infatti tra
le cause principali dell’effetto serra, della desertificazione e dell’inquinamento
dei suoli e delle falde acquifere.
L’agricoltura biologica, non utilizzando sostanze chimiche e
OGM, si impegna a ridurre l’utilizzo di quei fattori che sono la causa
dell’inquinamento ambientale.
Le risorse naturali vengono spesso sfruttate come se fossero
illimitate, ma la verità è che si stanno lentamente riducendo. L’agricoltura
industriale intensiva tende a sfruttare al massimo il terreno con l’obiettivo
di ottenere il massimo profitto. Il risultato è che sta aumentando un fenomeno di
desertificazione. L’agricoltura biologica, invece, preserva le risorse naturali
attraverso tecniche di lavorazione non distruttive, rotazione colturale e
fertilizzanti naturali. Questo comporta un miglioramento delle condizioni del
terreno e ne garantisce una fertilità naturale.
Mangiare sano significa anche rispettare il ciclo di
produzione naturale e iniziare la raccolta solo nel momento di giusta
maturazione. Inoltre, mangiare prodotti di stagione vuol dire trarre il meglio dal punto di vista nutrizionale, dalla natura.
Con il termine biodiversità si intende la totalità
degli
esseri viventi che popolano la Terra. Uno dei maggiori rischi per la
biodiversità alimentare è il diffondersi della tendenza della monocultura. Il
FAO ha descritto in un
report l’importanza della biodiversità alimentare: rende il sistema di produzione più resistente agli shock e agli effetti del cambiamento climatico.
Senza la biodiversità alimentare, la nostra alimentazione sarebbe a rischio. L’agricoltura biologica rispetta l’ecosistema attraverso la scelta
di non utilizzare sostanze chimiche e preservando le colture tradizionali.
Molti prodotti biologici utilizzano procedimenti che
recuperano tradizioni regionali. Inoltre, viene rispettata la biodiversità
locale.
- Non contiene OGM (Organismo Geneticamente Modificati) Gli OGM sono organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato artificialmente per resistere a determinati pesticidi, alla siccità o ai parassiti. Non si conoscono ancora gli effetti a medio e lungo termine che gli OGM potrebbero avere negli uomini e nell’ambiente.

- Utilizza tutti ingredienti naturali
La coltivazione biologica non utilizza sostanze chimiche garantendo sicurezza alimentare per l’uomo e rispetto dell’ambiente.
È stata pubblicata una relazione sulla
rivista Neurology in cui viene dimostrato che vi è un aumento del 60% di probabilità
di riscontrare il morbo di Parkinson in coloro i quali sono esposti a pesticidi.
Di conseguenza, una produzione biologica è una coltivazione sana anche per chi
se ne occupa.
ISDE
ha recentemente sottolineato come i cambiamenti climatici influenzano la
disponibilità di cibo e acqua, l’andamento delle malattie infettive e
l’integrità delle difese contro i disastri naturali. Tutto ciò, altera la
coesione sociale e sarà causa di migrazione e conflitti futuri. Infatti, il
riscaldamento globale porterà ad un calo di produzione di cibo nel mondo,
mentre si prevede che la popolazione continuerà ad aumentare.
Scegliere biologico significa scegliere un futuro
sostenibile che rispetti l’uomo e l’ambiente.
Dal 6 al 9 settembre saremo presenti a Sana a Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale. Vienici a trovare al nostro stand per conoscerci e scambiare informazioni.
Se vuoi scriverci, contattaci a: to@grupposenza.it
Per saperne di più sui nostri prodotti, visita il nostro sito e seguici su Facebook e Instagram.
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Marta Grigoletto
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