Autori: Dott.ssa Federica Carracillo e Marta Grigoletto
Ogni grammo di sale contiene circa 0.4g di sodio. In condizioni fisiologiche normali la quantità di sodio da reintegrare con la dieta è molto bassa di 0.1-0.6g ogni giorno, ovvero 0.25-1.5g di sale al giorno, neanche un cucchiaino. Non c’è necessità di aggiungere sale ai cibi, perché la quantità di sodio naturalmente contenuta negli alimenti, basta a coprire il fabbisogno del nostro organismo. Ma, un italiano medio consuma circa 9g di sale ogni giorno, molto più del necessario.
È stato quindi stabilito un obbiettivo nutrizionale di prevenzione, che per la popolazione adulta sana è un consumo di sale inferiore a 5g di sodio al giorno, questa quantità è sicuramente superiore al fabbisogno ma consente la riduzione del rischio di malattia e garantisce sapidità ai piatti.
È importante ridurre l’apporto di sale per prevenire l’ipertensione arteriosa, fattore di rischio per molte patologie cardiovascolari.
Le fonti di sale nella nostra alimentazione derivano per il 50% dai prodotti trasformati e/o conservati di origine sia artigianale che industriale, come pane, prodotti da forno ecc, il 35% deriva dall’aggiunta di sale nelle preparazioni di piatti o direttamente a tavola e solo il 15% del sale che assumiamo è contenuto naturalmente negli alimenti: frutta, carne, pesce, latte, verdure.
Le principali fonti di sale per un italiano medio sono il pane e i prodotti da forno (pane, pizze, cracker, grissini, merendine e prodotti per la prima colazione) perché vengono consumate tutti i giorni e in quantità superiori rispetto ad altri alimenti ricchi in sale come pesce in scatola, salumi e formaggi. Poi ci sono alcuni tipi di condimenti ricchi in sale, come il dado da brodo, la salsa di soia, il ketchup.
Ridurre le quantità di sale non è difficile, la riduzione deve avvenire gradualmente, il gusto per il salato si modifica facilmente, iniziando ad utilizzare cibi meno salati si riuscirà in breve tempo a percepire salato ciò che prima sembrava insipido. È molto importante, rendere il consumatore consapevole di quanto sale sia contenuto negli alimenti che consuma, specie se trasformati. Per questo motivo sull’etichetta dei prodotti alimentari è obbligatorio riportare tra le informazioni nutrizionali, quanto sale è presente su 100g di prodotto.
Un altro aspetto da non trascurare è che in Italia, i livelli di assunzione di iodio sono insufficienti e molte persone soffrono di gozzo, l'Organizzazione Mondiale della sanità così come il Ministero della salute raccomandano l'utilizzo del "sale iodato", cioè comune sale da cucina a cui è stato aggiunto iodio, per prevenire la carenza iodica.
In conclusione, le raccomandazioni sono di ridurre gradualmente il consumo di sale, di preferire quello iodato, e di ridurre il consumo di alimenti che ne sono ricchi.
Ogni grammo di sale contiene circa 0.4g di sodio. In condizioni fisiologiche normali la quantità di sodio da reintegrare con la dieta è molto bassa di 0.1-0.6g ogni giorno, ovvero 0.25-1.5g di sale al giorno, neanche un cucchiaino. Non c’è necessità di aggiungere sale ai cibi, perché la quantità di sodio naturalmente contenuta negli alimenti, basta a coprire il fabbisogno del nostro organismo. Ma, un italiano medio consuma circa 9g di sale ogni giorno, molto più del necessario.
È stato quindi stabilito un obbiettivo nutrizionale di prevenzione, che per la popolazione adulta sana è un consumo di sale inferiore a 5g di sodio al giorno, questa quantità è sicuramente superiore al fabbisogno ma consente la riduzione del rischio di malattia e garantisce sapidità ai piatti.
È importante ridurre l’apporto di sale per prevenire l’ipertensione arteriosa, fattore di rischio per molte patologie cardiovascolari.
Le fonti di sale nella nostra alimentazione derivano per il 50% dai prodotti trasformati e/o conservati di origine sia artigianale che industriale, come pane, prodotti da forno ecc, il 35% deriva dall’aggiunta di sale nelle preparazioni di piatti o direttamente a tavola e solo il 15% del sale che assumiamo è contenuto naturalmente negli alimenti: frutta, carne, pesce, latte, verdure.
Le principali fonti di sale per un italiano medio sono il pane e i prodotti da forno (pane, pizze, cracker, grissini, merendine e prodotti per la prima colazione) perché vengono consumate tutti i giorni e in quantità superiori rispetto ad altri alimenti ricchi in sale come pesce in scatola, salumi e formaggi. Poi ci sono alcuni tipi di condimenti ricchi in sale, come il dado da brodo, la salsa di soia, il ketchup.
Ridurre le quantità di sale non è difficile, la riduzione deve avvenire gradualmente, il gusto per il salato si modifica facilmente, iniziando ad utilizzare cibi meno salati si riuscirà in breve tempo a percepire salato ciò che prima sembrava insipido. È molto importante, rendere il consumatore consapevole di quanto sale sia contenuto negli alimenti che consuma, specie se trasformati. Per questo motivo sull’etichetta dei prodotti alimentari è obbligatorio riportare tra le informazioni nutrizionali, quanto sale è presente su 100g di prodotto.
Un altro aspetto da non trascurare è che in Italia, i livelli di assunzione di iodio sono insufficienti e molte persone soffrono di gozzo, l'Organizzazione Mondiale della sanità così come il Ministero della salute raccomandano l'utilizzo del "sale iodato", cioè comune sale da cucina a cui è stato aggiunto iodio, per prevenire la carenza iodica.
In conclusione, le raccomandazioni sono di ridurre gradualmente il consumo di sale, di preferire quello iodato, e di ridurre il consumo di alimenti che ne sono ricchi.
Ecco alcuni consigli per riuscire a ridurre il consumo di sale senza rinunciare al gusto in cucina:
Selezione di Erbe Aromatiche e Vegetali naturalmente ricchi
di Sali minerali, SENZA sale aggiunto, che forniscono la naturale sapidità ai
cibi. Assunto in dose idonea fornisce al corpo i sali naturali che
quotidianamente necessita. L’ES·SENZA·SALE di SAN PIO X Az. Agr.
dal 1708 utilizzato in SOSTITUZIONE del normale sale da cucina, permette un
recupero dei gusti originali e il ritorno dei sapori naturali. La coltivazione
avviene nella conformità e nel rispetto dei principi del biologico-SANO. (clicca qui per
scoprire di più)
Concentrati di molte verdure fresche e deidratate. Estremamente
versatili e IDEALI per la preparazione di zuppe, risotti o per condire salse di
verdure etc …, sono il sostituto SANO e NATURALE del comune dado da cucina.
Per il BRODO VEGETALE mescolare un cucchiaino 5grammi in
1 litro d’acqua bollente. Contiene tutto il gusto delle verdure di
stagione con solo lo 06‰ di sale aggiunto. I preparati DadOK di SAN PIO X
Az. Agr. dal 1708 sono ottenuti esclusivamente con metodi naturali al 100%, secondo
i principi del biologico-SANO, nel rispetto delle stagioni e del rinnovamento
della terra. (clicca
qui per scoprire di più)
Alloro, basilico, dragoncello, erba cipollina, finocchietto,
mentuccia, rosmarino, etc. migliorano la sapidità dei cibi, possiedono molte
proprietà benefiche e sono caratterizzate da un profumo e un sapore fresco. Le
erbe aromatiche di SAN PIO X Az. Agr. dal 1708 sono coltivate a pieno campo,
maturate dalla luce ed energia del sole, nel rispetto dei principi del biologico-SANO.
(clicca qui
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- Spezie
- Succo di limone
Perfetto,
come alternativa al sale, da spremere sulle foglie di insalata o per condire
carne e pesce.
- Aceto di mele
Ideale nelle insalate per esaltarne il sapore e aumentarne
la digeribilità. Ha proprietà depurative e rinfrescanti.
Dott.ssa Federica Carracillo
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