Autrice: Dott.ssa Carlotta Pibiri
Quando parliamo di alimenti
funzionali, ci riferiamo a:
“quei cibi che al di là delle proprietà nutrizionali presentano anche la
capacità di influenzare positivamente una o più funzioni fisiologiche, in modo
da conservare o migliorare lo stato di salute e di benessere, magari
contribuendo anche a ridurre il rischio di insorgenza di quelle malattie
correlate ad un certo tipo di alimentazione”.
Quando parliamo di “superfoods” ci riferiamo
prettamente ad alimenti di origine vegetale, naturalmente ricchi di nutrienti
ed in genere minimamente lavorati.
Con il passare del
tempo la lista degli alimenti definiti “superfoods” si è man mano allungata e
questi sono, ad oggi, i principali alimenti che ne fanno parte:
- Broccoli e cavolfiore, ricchi
di isotiocianati, sostanze con un’apprezzabile attività antitumorale;
- Cavolo nero e cavolo riccio, ben fornito di vitamine ed antiossidanti;
- Spinaci, una miniera di vitamine e sali minerali;
- Mirtilli, ricchi di antiossidanti, soprattutto antocianine;
- Cacao, ricchissimo in
flavonoidi, composti antiossidanti molto potenti;
- Quinoa, uno pseudocereale
con un elevato contenuto di proteine, vitamine e minerali;
- Rape rosse, ricche di vitamine,
minerali e betaina;
- Avocado, unico frutto con abbondante presenza di grassi
polinsaturi;
- Melagrana, altro frutto ricco
di antiossidanti;
- Açaí, bacche provenienti dall’Amazzonia, ricchissime di fibre e antiossidanti e povere di zuccheri;
- Goji, bacche
originarie delle steppe asiatiche, ben fornite di vitamina C e
antiossidanti;
- Semi di chia, originari del Messico, ricchi di antiossidanti e acidi grassi omega-3;
- Spirulina, alga con alto contenuto di proteine e di un composto
simile alla vitamina B12, assente in tutti i vegetali, privo però di reali
funzioni fisiologiche;
- Maca, una pianta delle Ande da cui si ottiene una polvere adattogena;
- Matcha, polvere
ottenuta dal tè verde, ricca di
antiossidanti e catechine, composti con azione anticancerogena.
A questa lista alcuni
aggiungono alimenti comuni come i pomodori, i peperoni, l’olio di oliva, i ceci e le lenticchie, l’aglio e la cipolla, o prodotti più
esotici come i semi di canapa, i funghi reishi e shiitake, edamame e tofu,
alghe marine varie, moringa, maqui ed anche i semi di melone. Senza dimenticare
spezie come la curcuma e lo zenzero. Spesso vengono
inclusi alimenti di origine animale come il salmone, le acciughe, le sardine,
oppure derivati del latte come il kefir e lo yogurt.
La caratteristica
comune a tutti i “superfoods” è l’abbondante presenza di composti antiossidanti
i quali sono in grado di neutralizzare alcune specie reattive che si formano
durante i normali processi metabolici, ossia i radicali liberi, sostanze che a
lungo andare, se in eccesso, possono determinare importanti danni a livello
cellulare, portando allo sviluppo di patologie cardiovascolari, diabete e varie
forme tumorali.
Assieme agli
antiossidanti troviamo poi vitamine e sali minerali, in concentrazioni
variabili e tutta una serie di composti che in vari studi hanno mostrato di
poter influenzare certi particolari processi: molti fitonutrienti sono in grado
di rallentare la crescita e la divisione di cellule tumorali o addirittura
possono indurne la morte cellulare programmata.
Il rischio che si dovrebbe cercare di evitare in questo
caso sono le esagerazioni del marketing che spesso tendono a “gonfiare” i dati
reali perdendo la giusta prospettiva che ci
porti a considerare i vantaggi e gli svantaggi che il consumo preferenziale di
certi superfood può comportare.

Questa infatti, è la
chiave che ci porta al benessere, la dieta nel suo complesso e lo stile di vita
più in generale. Se il tanto decantato alimento superfood è inserito
nell’ambito di un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdura non trattate,
con un apporto calorico adeguato ai bisogni reali, allora può dare il suo contributo
al benessere generale.
Ricordiamoci sempre
che la natura ha sapientemente bilanciato tutte le sostanze di cui abbiamo
bisogno negli alimenti che quotidianamente ci offre, i quali potrebbero essere
potenzialmente tutti superfood…importante è saperli correttamente variare!
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